Il Cimitero Monumentale di Milano
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Il Cimitero Monumentale di Milano
Un percorso tra Spiritualità e Arte
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Una passeggiata tra i vialetti di un cimitero per osservare preziose opere d’arte…anche questo è possibile a Milano! La visita ci farà conoscere il Cimitero Monumentale, vero e proprio Museo a Cielo Aperto che ospita circa 220.000 sepolture. Progettato dall’architetto Carlo Maciachini qui è possibile incontrare nomi di artisti e personaggi famosi che hanno fatto la storia della città e che hanno contribuito a creare questo luogo magico, dove il silenzio e la tranquillità fanno da cornice ad una vera e propria antologia d’arte moderna.
- FAMEDIONome curioso che deriva da famae aedes, ossia “Tempio della Fama” in latino, è l’ingresso principale del Cimitero. Nato in origine come chiesa, venne già dal 1870 destinato ad essere luogo di sepoltura dei milanesi più illustri. Il nucleo centrale conserva il sarcofago del più celebrato e famoso scrittore Milanese, Alessandro Manzoni.
- Monumento ai caduti nei campi di concentramentoStatua commemorativa dedicata ai milanesi caduti nei campi di concentramento, fu eretto per volontà dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nel 1945. Il monumento, disegnato in una sola settimana, è formato da un cubo fatto di fili metallici che reggono alcune lastre di marmo di Candoglia, lo stesso utilizzato nella costruzione del Duomo di Milano, fatto assolutamente eccezionale poiché nel 1927 venne promulgata una legge che permetteva l’estrazione di questo marmo solo per la manutenzione del Duomo, ma fu fatta un’eccezione data l’importanza dell’evento a cui è dedicata l’opera.
- Civico mausoleo PalantiOpera dell'architetto Mario Palanti è una tomba destinata ad ospitare defunti milanesi non abbastanza celebri per l'ammissione al Famedio, ma rappresentativi per qualche merito avuto in vita. Donato dopo la morte dell'architetto al municipio divenne Civico Mausoleo. Si trovano qui le sepolture di Giovanni Danzi (compositore di "o mia bella Madunnina") e quella del padre di Einstein.
- TOMBA CASATIMonumento funebre dedicato ad Isabella Airoldi Casati Brioschi morta a soli 24 anni fu scolpito da Enrico Butti maestro dell’accademia di Brera e mostra la giovane donna sul suo letto di morte, sul volto i segni della malattia, in una composizione molto realistica.
- EDICOLA BERNOCCHII committenti di questa opera furono i tre fratelli Bernocchi, imprenditori tessili ma anche grandi mecenati della città,che donarono al Comune di Milano il Palazzo della Triennale, ed a loro si deve la ricostruzione del Teatro della Scala dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
- TEMPIO CREMATORIOFu costruito grazie al lascito del mercante di seta Alberto Keller con l’intento di promuovere la pratica della cremazione e fu per Milano un grande sintomo di modernità ed innovazione, poiché fu la prima città italiana ed una delle prime in Europa a dotarsi di un forno crematorio.
- EDICOLA CAMPARILa sepoltura appartiene alla famiglia proprietaria del famoso gruppo industriale fondato da Gaspare Campari nel 1861. Il modello di rimando è senza dubbio il cenacolo leonardesco, riprodotto in chiave moderna; spesso la tomba è stata simpaticamente chiamata “L’ultimo aperitivo”.
- EDICOLA ARTURO TOSCANINITomba di forma cuboidale, fu realizzata per la morte di uno dei figli di Arturo Toscanini, che morì improvvisamente alla tenera età di soli 4 anni. Le lastre di marmo rappresentano la Nascita del Bambino, i Giochi dell’Infanzia, il Dolore e sul lato frontale la Barca che porterà Giorgio nell’aldilà.
- Edicola BocconiLa sepoltura è una delle più larghe del cimitero con una base quadrata di 7m per lato,fu voluta da Ferdinando Bocconi, brillante imprenditore, primo in Italia ad aver avviato il commercio di abiti preconfezionati venduti a prezzi fissi; il negozio Bocconi diventò uno dei magazzini più famosi di Milano, la Rinascente. A Ferdinando si deve anche la fondazione de “Università Commerciale Luigi Bocconi".