Leonardo e Bramante alla Corte di Ludovico

Leonardo e Bramante alla Corte di Ludovico - Vieni a Milano -
3 ore

Leonardo e Bramante alla Corte di Ludovico

Il rinascimento a Milano
Punto di ritrovo: piazza Santa Maria delle Grazie,2, davanti all’ingresso della Basilica. Variabile in base alle tappe prescelte Orario di ritrovo: 15 min. prima dell’ora della visita guidata (massima puntualità)

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Leonardo e Bramante furono ospitati alla corte di Ludovico il Moro per circa due decenni (1482-1499) dando vita a fermenti culturali in ogni direzione: dalle arti alla musica, dalla letteratura all'organizzazione di feste. Un percorso insolito che presenterà le principali testimonianze artistiche ed architettoniche concepite, ed oggi ancora visibili, dai due artisti in città. Approfondiremo  anche il loro rapporto, basato su stima e amicizia, connotato da reciproca autonomia di scelte espressive e stilistiche che li rendono i  protagonisti di una stagione irripetibile negli ultimi due decenni del Quattrocento a Milano.
  • CASTELLO SFORZESCO
    Il Castello sorse per volontà di Galeazzo II Visconti a cavallo delle mura medievali di Milano inglobando l'antica porta Giovia. La fortezza fu demolita durante il periodo della Repubblica Ambrosiana e riedificata per volontà di Francesco I Sforza, divendo sede di una delle corti più ricche e fastose d'Europa con Ludovico il Moro. In quel periodo giunsero Leonardo da Vinci e Donato Bramante che animarono la vita intellettuale, realizzando opere di pregio.
  • La sala delle Asse
    Luogo di rappresentanza destinato ai ricevimenti organizzati dal Moro, conserva ancora in parte la decorazione realizzata da Leonardo da Vinci, ovvero un finto pergolato costituito dall’intreccio dei rami di sedici alberi e di una corda d’oro annodata ripetutamente.
  • SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO
    La chiesa è nota per il gioco prospettico realizzato da Donato Bramante che raffigura una grandiosa abside in uno spessore di soli 97 centimetri. L'edificio è stato teatro di un miracolo avvenuto nel 1242, quando Massazio da Vigonzone, dopo aver perso tutti i suoi denari al gioco, pugnalò l'immagine della Vergine con Bambino che sanguinò. Il coltello si conserva nella chiesa come reliquia.
  • CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
    L'edificio è noto per la presenza, nel refettorio, del capolavoro del genio Leonardesco: il Cenacolo. Sfugge ai più che la chiesa, edificata dal 1465 al 1482 su un progetto di Guiniforte Solari, rappresenta il connubio tra Leonardo e Bramante. Entrambi su invito di Ludovico il Moro promossero un rinnovamento stilistico in linea con il nuovo gusto dell'epoca rinascimentale.
  • CENACOLO (a richiesta)
    L’Ultima Cena fu realizzata, in tre anni, con la tecnica a secco che permise a Leonardo di correggere continuamente i particolari ed ottenere effetti cromatici straordinari. Leonardo nella sua lettura dell'episodio evidenzia i sentimenti dei singoli apostoli esasperandone i gesti e la mimica facciale con la creazione della rappresentazione dei “moti dell’anima”.